domenica 15 febbraio 2009

Giochi di Lettering

Sperimentazione e manipolazione manuale con le lettere, forse una reazione alla freddezza immateriale del disegno digitale, Playful Type,ne raccoglie un campionario di alto livello.
Quasi a voler recuperare il valore evocativo e formale delle lettere dell'alfabeto.
Scritte handmade, ritagli e collage, incisioni e assemblaggi nei materiali più differenti. Playful Type.
Ephemeral lettering & illustrative fonts, a cura di Robert Klanten e Hendrik Hellige, edito da Gestalten di Berlino.

sabato 14 febbraio 2009

lovemarks

Oggi è San Valentino e per l'occasione mi sento di consigliare, a chi si occupa di brand identity,un libro che ho già da tempo e che mi ha dato una nuova visione del concetto di Brand. Parla di AMORE - che è in fondo anche il tema dei questo blog - amore inteso come passione, fiducia, ciò che avviene quando una cosa ci sta davvero a cuore - ma ora parliamo del libro... [...] Per sopravvivere i grandi brands devono suscitare nel consumatore un senso di fedeltà oltre la ragione.[...] il segreto sta nell'uso di mistero, sensualità e intimità. Solo un forte coinvolgimento di questi tre concetti in tutto quello che facciamo crea il Lovemarks: il futuro oltre ai brands.[...](edito nella versione italiana da mondadori) L'autore Kevin Roberts (in qualità di CEO Worldwide della Ideas Company Saatchi & Saatchi), è profondamente convinto che le emozioni e gli uomini capaci di ispirare possano cambiare il mondo.
[...]L'autore ricostruisce il viaggio che dai semplici prodotti ci ha portato ai trademarks e ai brands. [...]Introduce poi come siano necessari nuovi prodotti e nuove esperienze che abbiano il potere di creare con il consumatori legami emotivi, in grado di durare nel tempo.[...]

Per capire meglio l'essenza dei Loavemarks vi riporto alcune differenze che porta in risalto Roberts rispetto ad un Brand classico.
Brand > Lovemarks
Informazione > Relazione
Noto > Amato dalla gente
Generico > Personale
Simbolico > Iconico
Definito > Ispirato

Affermazione > Storia
Attributi definiti > Avvolto nel mistero
Professionale > Altamente creativo


Questo libro a mio parere oltre che essere molto interessante, è estremamente accattivante, sia dal punto di vista grafico che nell'impaginazione: le pagine sono tutte differenti le une dalle altre, e diviso in capitoli dai titoli originali e d'impatto.
C'è anche il si
to che ha creato una community di veri e propri Lovers che riportano le loro esperienze in relazione ai loro Brands del cuore.
A seguito è uscito anche il volume "the lovemarks effect".




venerdì 13 febbraio 2009

Quando si dice un font Handmade...

Viaggiando per le vie infinite della rete, mi sono imbattuta in quest'immagine davvero originale! Della serie un vero e proprio lettering fatto a mano! Che dite?!

giovedì 12 febbraio 2009

Do Schools Kill Creativity?

Su consiglio, pubblico un video che tratta un tema molto interessante, specialmente per noi studenti e/o aspiranti "cervelli creativi". Una conferenza che Ken Robinson ha dato quasi tre anni fa per Ted Talks, un sito che tratta di istruzione, innovazione, creatività, tecnologia ecc.
Robinson è un esperto di creatività: aiuta la gente a pensare e sviluppare la loro innata qualità, a trovare un modo per migliorare le proprie capacità. Nel video parla della condivisione delle idee e quanto questa possa essere importante per la creatività, quanto sbagliare possa essere d'aiuto... insomma è da vedere ... è anche molto divertente! (per maggiori informazioni su Ken Robinson: Wikipedia)
Visita il sito di TED TALKS.

Ringrazio chi me l'ha consigliato: grazie per la condivisione! :)


Ken Robinson - Ted Talks - Do Schools Kill Creativity? on Vimeo.

mercoledì 11 febbraio 2009

Creativi in fuga. Grafica da oscar, rigorosamente made in Italy.

Oggi ho letto una notizia a mio parere molto significativa che ho pensato di condividere all'interno di questo blog:
New York Times, si parla di Oscar per la grafica ed il vicitore è italiano: il suo nome è Alessandro Gottardo (alias Shout), 31 anni, illustratore, diplomato all' Istituto Europeo di Design (Milano). La sua carriera è iniziata nel 1986: ha disegnato principalmente storie Disney, seguendo lo stile di Giorgio Cavazzano, realizzandone più di 100. Egli sostiene che quando nel 2001 ha iniziato a muovere i primi passi nel settore, a causa della scarsità di commissioni, pagamenti in ritardo e ad un clima superficiale, ha ritenuto opportuno cercare nuove opportunità all'estero.
Il 6 febbraio 2009, a New York, Gottardo ha anche ricevuto quello che può essere considerato l'Oscar dell'illustrazione mondiale ovvero la medaglia d'oro della Society of Illustrators: antica e prestigiosa associazione, fondata nel 1901.
Che sia da indicare come un caso di cervello creativo in fuga!? Io personalmente la trovo una grande perdita per il nostro bel paese, che forse sta rischiando di diventare un po' meno bello...

Visita il sito di Shout

"Creativo è... chi creatività fa". Leonardo Sonnoli.

Questo designer grafico mi ha colpito subito per la sua capacità di creare delle comunicazioni efficaci partendo dalle parole, intese nella loro struttura, significato, forma, colore, "architettura"... Nel lettering l'essenza della sua comunicazione, parole destrutturate e lettere ristrutturate e inglobate nell'imamgine. Leonardo Sonnoli è originario di Trieste e si occupa di identità visiva per aziende pubbliche e private. Assieme a Paolo Tassinari è il direttore creativo della rivista Casabella e del settore di architettura Electa. Ha ricevuto numerosi premi internazionali tra cui la menzione d'onore al XIX Premio Compasso d'oro (ADI). Lascio ora la parola alle immagini...

CC: Creatività in Crisi?!

Negli ultimi mesi si sente molto parlare di crisi. Se provate a fare una ricerca su google vi si ripresenteranno articoli su articoli. Alla radio, sui giornali, ormai la parola CRISI scandisce le nostre giornate. Non voglio entrare nel merito politico o economico, mi limito semplicemente a riflettere sul significato di questa parola, anzi sui segni che la compongono. In cinese i due ideogrammi della parola crisi indicano il pericolo (a sinistra) e l'opportunità (a destra). Per quanto riguarda la nostra creatività, si potrebbe pensare dunque che la crisi permetta di cogliere nuove opportunità e nuove combinazioni di idee, e sarebbe interessante dunque che, il provocare delle crisi nella nostra mente, potrebbe essere intesa come tecnica creativa. Infatti la nostra mente è in grado di immaginare un numero infinito di situazioni di crisi e un numero altrettanto infinito di soluzioni e quindi di nuove opportunità. Che dite?!

(fonte: Bella Bleicher, Sari Barel - Pensa da zebra, come sviluppare la creatività prendendo esempio dagli animali - Oscar Mondadori, 2009)

martedì 10 febbraio 2009

Pensa laterale...

Sei un grafico disordinato?! bene!!!!

Ci sono due metodi di pensiero che permettono di produrre idee:
convergente (logico, funzionale, di verifica)
divergente (spazia e privilegia la produzione di stimoli)
quest'ultimo viene anche chiamato pensiero laterale.

Il ragionamento di questo tipo pensiero è quello di procedere a caso, liberi da ogni verifica.
Le associazioni sono spontanee, è il caos ad essere produttivo, c'è un continuo rimbalzo tra diverse considerazioni. Un pensiero vivo e alimentato da metafore e sensazioni. Rimettere in disussione, dubitare, tener conto di tutto, ma mai troppo sul serio... è nel caos che emergono le nuove combinazioni.
Se quindi, il tuo modo di affrontare un problema è questo, sappi che è un bene perchè è sintomo di creatività, hai buone probabilità di arrivare ad un'idea insolita o ad una soluzione creativa.
C'è una cosa molto importante da tener presente: parlando di creatività il pensiero laterale è molto utile se però vi è una verifica finale del processo, e quindi un passaggio al pensiero convergente che permette di mettere in pratica ciò che si è prodotto con il pensiero divergente
... per cui se "convergere" non è il tuo forte, fatti aiutare da una persona molto rezionale e pratica... i risultati saranno sorprendenti! ;)

(per saperne di più: E. De Bono, Il pensiero laterale, BUR - M. Mercurio, La fabbrica per produrre idee, Franco Angeli)

lunedì 9 febbraio 2009

Cantando Creatività.

Come già detto in un post precedente sulla tecnica dei 6 cappelli per pensare (E. De Bono), il cappello verde è quello della creatività... e a tal proposito c'è una bellissima canzone di Ivan Segreto che mi sembra la colonna sonora ideale per questo blog.


Tingerei in VERDE (Ivan Segreto)

Se devo scegliere il colore che oggi sento più mio
probabilmente tingerei in verde
Io credo che si sposi bene con chi soffre distanze
E sento ciò che ho constatato assodato nel tempo
vorrei scoprirmi audace e immondo
al divenire ho fatto fede finché avrà fiato il mio pensare
Ho invocato di te creatività
la mia mente libera
da qualsiasi virtù o da tabù e scivola nell'equità
ed ho reso riconoscibile ciò che era caligine
scoperchiando la mia radiosità voglia di vivere la vita
Sole che batti in fronte
musica questa mia mente [...]
Ho invocato di te creatività
la mia mente libera
da qualsiasi virtù o da tabù e scivola nell'equità
ed ho reso riconoscibile ciò che era caligine
scoperchiando la mia radiosità, voglia di vivere la vita
Ed ho reso riconoscibile ciò che era caligine
scoperchiando la mia radiosità, voglia di vivere la vita.

domenica 8 febbraio 2009

Esercizi per creativi...droodles

Sono i droodles, dall'inglese "to doodle" ovvero scarabocchiare e riddle cioè indovinello, dei disegni inventati negli anni '50 ... che ad oggi, a mio parere, si rivelano degli utili e divertenti esercizi per creativi.
A prima vista non si riesce a capirne il significato che spesso si rivela umoristico o sorprendente.
Per grafici, copy e pubblicitari si possono rivelare delle vere e proprie risorse di stimolo per le idee.
Possiamo dire che i droodles sono delle immagini-indovinello che necessitano di un'etichetta verbale e quindi di un processo cognitivo per essere decodificate. Se ci pensiamo bene alla base vi è lo stesso meccanismo che contraddistingue i processi di un messaggio pubblicitario di successo ovvero: 1. cognitivo (conoscenza e comprensione), 2. Affettivo (convinzione, nel caso del droodle il divertimento o lo stupore)... le pubblicità che ci fanno sorridere! :)
Nell'immagine i personaggi ideati per la campagna pubblicitaria ESSELUNGA.

Sulla Creatività. Le idee nascono in testa...

"Sei cappelli per pensare" è una tecinca creativa di E. De Bono, prevede di indossare "mentalmente" dei cappelli per vedere un problema da differenti punti di vista.
Il cappello rosso : per liberare ed esternare le sensazioni, le emozioni e i sentimenti.
Il cappello nero: per giudicare se e perché un’idea non funziona.
Il cappello giallo: per esprimere i lati positivi di un’idea.
Il cappello verde: per liberare la creatività, per produrre nuove idee.
Il cappello blu : per dare una guida al modo di pensare.

sabato 7 febbraio 2009

La ricetta dell'idea ... nel libro di James Webb Young

Quando ho bisogno di distrarmi un pò, di raccogliere le idee o quando di quest’ultime ... nemmeno l'ombra, scappo in libreria. A volte giro tra gli scaffali e cerco, senza un'idea ben precisa, finché non trovo il libro che fa per me. Altre volte leggo qua e la, cerco spunti, vago... dal reparto marketing a quello storia dell'arte cercando input visivi, informazioni di qualsiasi tipo senza uno scopo preciso. In realtà solitamente, il mio unico scopo è quello di farmi venire delle idee, o per il lavoro o per lo studio e spesso e volentieri questo momento mi aiuta a riordinare ciò che già ho mente, oppure mi dà un punto da cui partire. Un giorno ho intravisto un libricino che dal titolo sembrava essere particolarmente interessante: TECNICA PER PRODURRE IDEE, di James Webb Young. Data la mia carenza di idee, in quel particolare momento (dicembre 2006), ho pensato che se c'era una tecnica ben precisa io dovevo impararla ... come si impara una ricetta forse, anche se la cosa in effetti mi sembrava alquanto improbabile. Un libro di 64 pagine, scritto da un pubblicitario nel 1940! L'ho letto d'un fiato perché la mia curiosità era tanta e ho capito che forse una tecnica precisa non c'è, ma esiste invece un approccio alle cose, alla vita e a tutto ciò che ci sta attorno che ci permette di coltivare la nostra creatività. Young parla di come addestrare la mente e definisce le idee non altro che nuove combinazioni di vecchi elementi (e chi ci aveva mai pensato prima?!) e introduce una fase che chiama con il nome di processo digestivo mentale. La ristampa del libro è del 2004 e contiene una presentazione di Stefano Pesce e Manfredi Vinassa de Regny che spiegano il perché della scelta di pubblicare un libro degli anni Quaranta. Tra queste righe ci sono anche delle interessantissime definizioni di che cos’è un idea secondo alcuni scrittori, creativi, copywriter ecc.... ne ho trascritte alcune in questo blog che vi invito a scegliere nel sondaggio che ho pubblicato: quale vi sembra la più vicina alla vostra!

(WEBB YOUNG JAMES, TECNICA PER PRODURRE IDEE, Lupetti editore)

venerdì 6 febbraio 2009

Creatività è...

[...]La creatività è il respiro della personalità...[...]

nulla di più vero!

(da: Fabio Volo, Un posto nel mondo, Mondadori, p.166)

Una poesia per capire meglio Saul Steinberg...

Riporto alcuni passi della poesia Charles Simic ( Belgrado 1938-) "SAUL STEINBERG", un altro linguaggio che, oltre a quello visivo, secondo me rivela e ci permette di comprendere ulteriormente questo artista-filosofo-vignettista-sociologo-creativo...



SAUL STEINBERG

Ha disegnato un labirinto
con dentro se stesso.
Ha disegnato una mano sinistra
che disegna la destra
nell'atto di disegnare la sinistra.
Ha disegnato un uomo
che si cancella con un tratto
di penna [...]
Ha disegnato la lettera E
seduta a un tavolo mentre
mangia la lettera A
[...]Ha disegnato un uomo
che beve champagne
con una cannuccia da una scarpa
da sera con tacco a spillo [...]
Ha disegnato la linea dell'orizzonte su cui sono stesi ad asciugare un paio di calze rammendate, una camicia e uno strofinaccio
[...]
Poi c'era una coppia sposata:
il marito era un pupazzo
a molla che saltava
fuori sorridente dalla scatola,
con la moglie beata
al suo fianco
[...]Una signora corpulenta
vestita come la
Regina Vittoria
roteava un gatto
a nove code
[...]Un uomo grande e grosso con arco e frecce mirava
alla nuvoletta di un fumetto sopra la sua testa, piena di caratteri ornati e illeggibili [...]
Un uomo portava sulle spalle il suo esatto doppio.
Un uomo grande e grosso
su rotelle aveva un'apertura
nella schiena e una scala a pioli da cui scendevano
dieci suoi sosia
Ha lasciato l'impronta del pollice, poi ha disegnato
una camicia e una cravatta che le si intonassero [...]
Quando un tale
ha aperto la bocca
per parlare, ne e'
uscito un enorme
scarabocchio [...]
Un uomo si toglieva
il naso come se fosse
un paio d'occhiali
dalla montatura di metallo [...]
Charles Simic
(a questo link la versione integrale della poesia)

lunedì 2 febbraio 2009

D C D - David Carson Design, idee sulla cresta dell'onda

Pur avendo conseguito una laurea in sociologia ed iniziato la sua carriera come insegnante, fu un corso di design durante una vacanza estiva che lo convinse a diventare designer grafico ... con una grande passione per il surf! Su Carson e sui suoi progetti sono stati pubblicati oltre 180 articoli, su riviste e quotidiani di tutto il mondo. Il lavoro di David Carson continua ad essere molto personale ed intuitivo, con un’enfasi sulla sperimentazione e la ricerca di nuove forme di comunicazione su un’ampia varietà di media. Carson è tuttora direttamente coinvolto nei progetti realizzati dal suo studio, che mantiene mobile e di ridotte dimensioni. Il primo libro di Carson, The End of Print, è il libro sul tema dell'arte grafica che ha superato ogni record di vendite nel settore. In questo video esclusivo Carson illustra i punti di vista trattati nel libro. Curato da Lewis Blackwell (con introduzione di David Byrne), è la monografia sul graphic design più venduta di tutti i tempi, oltre 160.000 copie. Il lavoro presentato in The end of Print è il soggetto di una mostra monografica inaugurata in Germania nel 1995, e poi allestita in tutta Europa e in America Latina. Se anche fosse vero che il computer ha sostituito i bozzetti di una volta, Carson sostiene che il design continua a rappresentare un'espressione di individualità e di passione, e la sfida è quella di rendere disponibile un ambiente creativo che favorisca la produzione di un buon design. La geniale sperimentazione del lettering è una delle peculiarità di Carson che ho trovato più interessanti, i suoi progetti passano da una grafica colma di contaminazioni di stili differenti a segni essenziali ricchi di significato: il suo design secondo me testimonia ciò accade quando nell'animo di un designer ... "grafica loves idea"!!

(visita il sito di DCD)

lunedì 26 gennaio 2009

Creatvità in una linea. SAUL STEINBERG.



[...] non sono affatto dotato per risolvere enigmi. Il mio unico talento consiste al contrario nell’inventare enigmi… Durante la guerra io mi trovai nella condizione perfetta per diventare invisibile. L' uniforme mi toglieva ogni individualità, io potevo vedere, osservare ogni cosa… La cosa migliore per osservare è quella di essere camuffato: sono una mano che disegna e basta. Diffido delle’abilità. Quello che mi affascina e scoprire vie nuove per dire, con il disegno, cose che prima erano esprimibili solo in parole... Saul Steinberg.



Saul Steinberg (Râmnicu Sarat, 15 giugno 1914 – New York, 12 maggio 1999).
Già citato con un immagine nel mio primo post, Steinberg mi affascina molto per il suo approccio alle cose ironico ma allo stesso tempo riflessivo espresso con l'unità per eccellenza della grafica ovvero la linea: è da qui che parte tutto, da qui si crea. Ambiguità e falsificazione, una linea come espressione artistica, linea che diventa anche momento di massima confusione, questi sono i concetti chiave sui quali è incentrato il suo lavoro.
Nato a Bucarest nel 1914, dopo aver terminato gli studi di architettura presso il Politecnico di Milano, una breve esperienza presso lo Studio Boggeri e successivamente come vignettista, Steinberg lascia l'Italia nel 1941 a causa delle leggi razziali che lo discriminano perché ebreo. Giunto a New York inizia la collaborazione con il "New Yorker" dove compaiono le sue riflessioni grafiche in seguito trasferite sulle raccolte "All in line" (1945), "The art of living" (1949), "The Passport" (1954). Nelle sue opere la grafica celebra se stessa, è la linea che disegna e si racconta. Ciò che affascina di quest’artista è la capacità analogica e di sintesi, il suo modo di stravolgere le “consuetudini” del visivo e di portare alla luce ciò che nell’apparentemente ovvio c’è di vero. I suoi disegni sono stati esposti in più di 80 mostre personali, e sono ora conservati in diversi musei di arte moderna in Israele, Europa e Stati Uniti. (link alla Saul Steinberg Foundation) Oltre al disegno, Steinberg praticò una forma personalissima di scultura, realizzando maschere in vari materiali.




Un approccio il suo, riflessivo, Stainberg è uno dei filosofi d’arte visiva per me più significativi e interessanti del Novecento. Non a caso, ho ritrovato il suo stile in varie comunicazioni pubblicitarie contemporanee, voi che ne pensate?!
(sotto: il video di una pubblicità di un energy drink e di un marchio di caramelle).

sabato 13 dicembre 2008

...ocsevor oreisneP

... ossia pesiero rovescio. E' una delle strategie di pensiero creativo più impegnative: serve per vedere le cose più chiaramente, è divertente soprattutto perchè ci fa uscire dagli schemi.
Andare controcorrente, nella direzione opposta della logicità produce inevitabilmente idee originali! Si potrebbe scoprire inoltre che non tutte le risposte meno consuete ai nostri problemi possono essere sbagliate.

(fonte: Bella Bleicher, Sari Barel - Pensa da zebra, come sviluppare la creatività prendendo esempio dagli animali - Oscar Mondadori, 2009)

martedì 9 dicembre 2008

Quando la "Grafica ama l'idea!"

Grafica, architettura, design o ipnosi?!
L'ingegno di Marion Bataille.

ABC3D
Un ABC animato in cui le pagine prendono vita, vanno incontro a chi sfoglia e si muovono in tre dimensioni. Non solo libro da sfogliare, non semplicemente gioco per grandi e bambini, ABC3D è un prezioso oggetto nato dall’incontro di creatività e design. Un viaggio fra le lettere dell’alfabeto dalla A alla Z nato dalla creatività di Marion Bataille, nata nel 1963 a Parigi, dove ha frequentato l’École Supérieure d’Arts Graphiques. Ha lavorato come grafica per numerose testate e case editrici francesi, fra cui Le Monde. Télérama, Gallimard, Le Centre Pompidou e molte altre. ABC3D è il suo terzo libro, uscito a giugno 2008.
Io credo che questo sia un esempio in cui la creatività e quindi l'idea innovativa si è manifestata dall'incontro di più campi di conoscenze e percezioni dell'autore, con qualche nuova combinazione.

giovedì 4 dicembre 2008

Benvenuti!

Ciao a tutti,
vorrei dedicare questo spazio
alle idee, la loro creazione, come, e soprattutto dove nascono.
Idee intese come nuove combinazioni di colori, immagini, forme,
tutto ciò che riguarda il mondo del visivo e della grafica in particolare.
Se vi è mai successo, quando siete sovrappensiero, di "imbrattare" una qualsiasi superficie di segni apparentemente senza senso, o di dover progettare un piccolo logo e riempire invece una pagina intera di prove finchè tra il caos non trovate una soluzione... allora magari lasciate un segno anche qui! ;-)
Mi piacerebbe diventasse un vero e proprio contenitore di tecniche per produrre idee... e di prodotti ovviamente!
...invito dunque tutti i "visionari" della rete e appassionati di grafica, comunicazione, fotografia ecc a parteciparvi!
A presto, Paola.


"L'arte è ricerca continua, assimilazione delle esperienze passate, aggiunta di esperienze nuove, nella forma, nel contenuto, nella materia, nella tecnica, nei mezzi." Bruno Munari